lunedì 14 maggio 2012

Calcio,SerieA: il pagellone di fine anno

   

Si è concluso ufficialmente il campionato di calcio ed ora è tempo di dare un giudizio sulla stagione delle 20 squadre che hanno caratterizzato la nostra SerieA. Qui di seguito troverete tutti i voti:
ATALANTA 7,5:  Splendida stagione per la squadra di Colantuono, partita ad inizio anno con il peso della penalizzazione per il caso Scommessopoli. La dirigenza dal Presidente Percassi al Direttore Sportivo Marino non ha sbagliato un solo colpo e l'affare Denis è l'ennesimo colpo di prestigio dell'ex dirigente del Napoli. Il bomber argentino con i suoi 15gol ha salvato i nerazzurri, ma di altissimo livello sono anche le stagioni di Schelotto e Cigarini, premiati addirittura dalla convocazione di Prandelli. Allenatore, società, tifosi una cornice perfetta per un progetto importante e che vuole continuare a stupire nella massima serie del calcio italiano.

BOLOGNA 7,5: L'inizio non era quello auspicabile e Bisoli ne ha pagato con l'esonero; arrivato Pioli la musica è cambiata e l'allenatore, scaricato da Zamparini, ha riportato entusiasmo in un ambiente che negli ultimi anni ha rischiato troppe volte la retrocessione. Un applauso anche alla dirigenza che ha portato in Emilia giocatori del calibro di Diamanti ed ha resistito alle sirene di mercato per Ramirez e Mudingay e lo sforzo economico è stato premiato da un campionato di livello, impreziosito dalla netta vittoria a San Siro contro l'Inter e dal rimanere imbattuti contro Juve e Milan. 

CAGLIARI 6: La squadra del Presidente Cellino merita la sufficienza per una salvezza raggiunta con una certa tranquillità, ma le continue pazzie proprio del primo tifoso hanno messo in repentaglio il traguardo salvezza. Prima la decisione di esonerare nel ritiro estivo Donadoni, poi è toccato a Ficcadenti con la squadra a metà classifica, per poi richiamarlo a sostituire Ballardini, che stava portando i sardi verso il basso della classifica. I gol di Pinilla, le cavalcate di Ibarbo e la conferma di Astori sono le gemme che impreziosiscono questa stagione. L'anno prossimo si riparte dal progetto Ficcadenti e da un mercato fatto di rientri alla base di ottimi giocatori come Sau e Cocco, decisamente più forti dei vari Nene e Larrivey, giocatori strapagati che non si faranno rimpiangere.

CATANIA 6,5: Record di punti in serieA e posizionamento in classifica sopra il Palermo. Vincenzo Montella ha fatto un miracolo e l'aeroplanino planerà di nuovo sulla Capitale per rilanciare la sua Roma. I siciliani sono stati la sorpresa del campionato per molto tempo, fino al crollo nel finale di stagione dovuto forse all'appagamento per una salvezza raggiunta già a Marzo. Una squadra fatta di grandi talenti come Gomez e Barrientos, che infuocheranno il mercato e molto probabilmente rimpolperanno le casse della società. Ripartire e ripetere l'impresa di quest'anno sarà molto dura.

CESENA 4: Un disastro dalla campagna acquisti fino all'ultima giornata di campionato. La società romagnola ha rovinato tutto quello che di buono è stato costruito nella scorsa stagione. Il primo errore è stato quello di scegliere l'allenatore più difensivista della storia del calcio italiano( Marco Giampaolo) e mettergli in mano una rosa dedita solo ad attaccare. Sono state comprate tante figurine e nessun calciatore, si è puntato su calciatori sull'orlo del pensionamento come Iaquinta e Mutu e quando Arrigoni stava cercando di creare qualcosa è stato esonerato per lasciar spazio a Beretta, che è riuscito a fare peggio di quello che si possa fare, collezionando la bellezza di zero vittorie. 

CHIEVO 6,5: Un'altra salvezza raggiunta ed un altro anno in SerieA con pieno merito. Mimmo di Carlo ha compiuto l'ennesima impresa della sua vita gialloblu e i 49 punti in campionato sono un risultato davvero inaspettato. Ancora una volta sono stati messi in mostra giocatori che possono aspirare ad un futuro roseo e che possono ritagliarsi un posto importante anche in squadre con un obiettivo maggiore della salvezza: Thereau, Bradley, Acerbi faranno gola quest'estate e dalle loro cessioni arriverà quel tesoretto per riscoprire nuovi talenti da coltivare.

FIORENTINA 3: Troppo basso il voto? No assolutamente no per una squadra partita per centrare l'Europa e che si è salvata solo alla penultima giornata. Una stagione che verrà ricordata solo per la scazzottata tra Delio Rossi e Ljajic che per le cose viste sul campo di calcio. La sceneggiata del contratto Montolivo, le incomprensioni tra la tifoseria e la presidenza, i disastri di Corvino (da Santiago Silva a Oliveira), l'esonero di Mihajilovic. Se si continua così trattenere Jovetic sarà quasi impossibile, perchè il talento montenegrino merita altri palcoscenici e non il Far West fiorentino.

GENOA 3: Una stagione disastrosa e rimediata solo ne finale. Negli occhi di tutti rimangono ancora le immagini dell'assedio dei tifosi rossoblu a Marassi e i giocatori che si tolgono le maglie per darle ai tifosi. Preziosi ha fatto solo danni e forse il meglio per il Genoa e che prima o poi se ne vada. Scarta allenatori come cioccolatini, compra giocatori e poi li regala a Milan ed Inter ( El Shaarawy solo l'ultimo esempio). Per fortuna è arrivata la salvezza, ma il prossimo anno bisognerà ripartire per l'ennesima volta da zero e potremmo essere di nuovo punto a capo.

INTER 5: L'insufficienza per i nerazzurri poteva essere anche più grave ma si va a premiare l'ultimo periodo sotto la cura Stramaccioni. Il tecnico romano ha fatto il possibile, lottando fino all'ultimo per la Champions e vincendo il derby contro il Milan. Purtroppo i nerazzurri pagano un inizio di stagione terribile con Gasperini, voluto e scaricato dalla società in meno di poche ore e i troppi saliscendi con Claudio Ranieri. Anche uomini di fiducia del Presidente Moratti hanno fallito miseramente: Marco Branca e Piero Ausilio hanno sbagliato tutta la campagna acquisti sia quest'estate che a gennaio. L'anno prossimo urge ripartire proprio dal giovane tecnico romano e da un progetto di rifondazione che avrà come primo obiettivo quello di tornare nell'Europa che conta.

JUVENTUS 10 E LODE: Campione d'Italia per la 28esima volta nella sua storia. Basterebbe questo per spiegare la stagione bianconera, ma i meriti vanno oltre ad un semplice titolo. Antonio Conte è il principale artefice di un miracolo cominciato ad agosto e proseguito giornata per giornata senza perdere nemmeno una sola partita. Una difesa di ferro, solo 20 gol subiti in totale, un centrocampo costruito su Andrea Pirlo e con due partner eccezionali come Vidal e Marchisio ed un attacco che ha fatto fatica, ma ha trovato gol pesanti soprattutto nelle ultime giornate. L'unico rammarico è che questa sarà l'ultima stagione con la maglia bianconera di Alex Del Piero, capitano e bandiera storica della Vecchia Signora, forse scaricato troppo presto dalla dirigenza. Pinturicchio lascia da campione come solo i grandi del calcio hanno fatto prima di lui.

LAZIO 7: Il rammarico che sarebbe potuto essere qualcosa di bello e che invece non lo è stato. Ancora una volta ad un passo dalla Champions League, ancora una volta beffata dall'Udinese in volata, nonostante un campionato vissuto al terzo posto per molto tempo. La squadra biancoceleste paga una serie interminabile di infortuni e qualche errore dirigenziale soprattutto nella gestione del mercato invernale, quando non sono arrivati i rinforzi sperati dal tecnico Reja, che molto probabilmente saluterà tutti. Miroslav Klose ha trascinato i compagni a suon di gol ed ha confermato di essere un bomber di livello assoluto e l'anno prossimo avrà bisogno di una spalla d'attacco per costruire un tandem che porti ancora più in alto la Lazio.

LECCE 6: I tifosi salentini meriterebbero un 10 per il loro splendido comportamento nelle ultime giornate e per un attaccamento alla maglia davvero commuovente. Serse Cosmi ci ha provato fino alla fine e l'impresa non è riuscita davvero per poco. Sembra difficile dare una sufficienza ad una squadra che retrocede, ma i pugliesi la meritano per il gioco espresso in campo e per non aver mai mollato. Muriel e Cuadrado faranno le fortune della prossima Udinese, Bertolacci avrà una bella carriera e dall'anno prossimo si cercherà di tornare in una A che il Lecce ed il suo pubblico meritano.

MILAN 6,5: Ottanta punti non sono bastati per ripetere il bis in campionato. Massimiliano Allegri paga i tantissimi infortuni (alcuni assurdi come quelli di Cassano e Gattuso) e qualche scelta tecnica sbagliata. Galliani sogna ancora quel pomeriggio di gennaio e quel contratto di Tevez sfumato dalle mani. Chissà con l'argentino al posto dell'inesistente Pato che stagione sarebbe stata. La Champions ha portato via energie fisiche e mentali e il campionato si è perso tra Bologna e Fiorentina. Ibra ed i suoi 28 gol non sono bastati ed ora il gigante svedese vuole garanzie sul futuro. I senatori lasciano tra le lacrime dei tifosi, Thiago Silva resta ma le sirena spagnole continuano a suonare, Ibrahimovic ha il mal di pancia: Galliani dovrà lavorare tanto e bene per mantenere la promessa fatta ai tifosi ieri allo stadio, l'anno prossimo di nuovo lo Scudetto.

NAPOLI 5,5: La decisione di puntare tutto sulla Champions alla fine è risultata scellerata. In un anno in cui i partenopei potevano lottare per lo Scudetto si ritrovano addirittura senza qualificazione alla prossima Champions League. La decisione di mandare via per forza Lavezzi non ha alcuna spiegazione e senza il Pocho il Napoli rischia di navigare in brutte acque. Rimarranno Hamsik e Cavani, ma la rosa va rinforzata con giocatori di livello, non con meteore come Chavez e Vargas o bidoni alla Fideleff. La città ed il pubblico meritano di più e De Laurentis lo sa, ma prima il Presidente dovrà risolvere i problemi con Mazzarri, per ripartire alla grande l'anno prossimo.

NOVARA 5: Una retrocessione preventivabile fin da inizio campionato. Una stagione che verrà ricordata per i due successi sulla malcapitata Inter e per aver messo in vetrina un centrocampista del calibro di Marco Rigoni, che merita palcoscenici più importanti della nostra cadetteria. Attilio Tesser ha lavorato bene e sembra davvero che più di così i piemontesi non potevano fare.

PALERMO 4: Il colpevole del disastro rosanero è uno solo: Maurizio Zamparini. Voto al Presidente dei rosanero 1. Quest'anno oltre al valzer consueto in panchina, abbiamo assistito a quello dei direttori sportivi: prima Sogliano, poi Cattani e poi addirittura Panucci, durato la bellezza di una settimana. La squadra non è stata rinforzata dalla cessione di Pastore (dove sono finiti i 30 milioni del Flaco?), Ilicic ed Hernandez hanno deluso e per fortuna c'è stato Capitan Miccoli a salvare baracca e burattini e centrare la salvezza. 

PARMA 7,5: Fosse durato altre tre giornate il campionato in questo momento parleremmo di un Parma in Europa. Davvero grandi complimenti ai ducali che in un finale di campionato da prima della classe (sei vittorie consecutive) hanno confermato di poter essere una squadra da cui attenderci grandi cose in futuro. Una stagione che è valsa la consacrazione definitiva per Sebastian Giovinco, che la juve vorrebbe riportare alla basa e che Prandelli porterà ai prossimi Europei. Roberto Donadoni si è preso una bella rivincita su chi non lo considerava un allenatore da palcoscenici importanti ed ora si culla la sua splendida creatura.

ROMA 4,5: Il naufragio di un progetto. Luis Enrique si è dimesso e il ciclo che doveva partire con il tecnico spagnolo è già finito. L'obiettivo era quello di centrare l'Europa e nemmeno quello è arrivato. La dirigenza ha le sue colpe: prima si cerca di far fuori Totti, poi la sceneggiata del contratto di De Rossi, poi milioni spesi per mezzi giocatori come Bojan e Gago. Ripartire da Montella è una sconfitta, perchè l'allenatore campano era stato mandato via l'anno scorso e non era stato ritenuto quello giusto per costruire una grande Roma. Ora si riparte di nuovo, ma questa volta i tifosi giallorossi pretendono risultati e non promesse.

SIENA 6: Bravo Sannino, bravo Mezzaroma, bravo il Siena. Obiettivo salvezza centrato con merito e con una certa tranquillità. Ma adesso da cosa si riparte? Perinetti se ne è andato, Sannino quasi e il progetto Siena sembra già crollato. La nota più lieta della stagione è l'esplosione di Mattia Destro, che non ha lasciato indifferente nemmeno il ct della Nazionale. 

UDINESE 10: Il secondo capolavoro in due anni. L'Udinese non si conferma, ma migliora addirittura, centrando il terzo posto dopo il quarto dell'anno scorso. Alzi la mano chi pensava che la squadra del Presidente Pozzo dopo aver venduto Inler, Sanchez, Zapata e ci metto pure l'infortunio di Isla potesse centrare un tale traguardo. Ad Udine hanno vinto uno Scudetto e Francesco Guidolin ha realizzato un'altra grandissima impresa. Solo complimenti ad una società che deve essere presa come modello non solo in Italia o in Europa, ma in tutto il mondo.

Andrea Ziglio

11 commenti:

  1. secondo me il milan è da 6, perchè il non ha saputo mantenere il vantaggio guadagnato sulla juve (scuse di infortuni ed elevato numero di impegni devono essere marginali per una grande squadra), metre il siena meriterebbe almeno mezzo punto in più per la comoda salvezza conquistata.

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  2. dunque per me non è la 6,5 il milan anche perchè ha dovuto ci con gli infortuni polla

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  3. il milan è da 7, così come la lazio gli infortuni hanno pesato moltissimo

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  4. il siena è da 6.5/7...non ha praticamente mai lottato per la retrocessione

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  5. Solo un unico errore...gli scudetti della juve sono 30

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  6. salve ziglio sono un corrispondente della sezione sport della gazzetta del sud, volevo rispondere ad adribra se mi è concesso: io non sono d'accordo, per me non si possono attribuire alla juventus 30 scudetti è inammissibile che la vostra tifoseria ancora insista.. Siete solo un gruppo di inopportinistici pollami

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  7. differisco completamente dal commento di anonimo n.4: il milan aveva altri obiettivi e la stagione è completamente fallimentare! gli infortuni nn possono far alzare un voto.
    riguardo alla juve non si parla di trenta ma di 40..ladroni

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  8. se la stagione del milan è completamente fallimentare come si può definire la stagione dell'inter partita con gli stessi obiettivi?? apocalittica? catastrofica? una vergogna del calcio? che aggettivi si possono usare, mi aiuti...

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  9. Scusate se mi intrometto. Personalmente ho smesso di seguire il calcio perché ormai mi disgusta. Però un consiglio ai miei amici del blog lo voglio dare: visto che appena si parla di calcio spuntano fuori gli insulti, non è meglio tenerlo fuori? Dopotutto questo è un blog di sport...
    Gabriele
    :-)

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  10. gabriele qua stavamo commentando civilmente;se hai cominciato a odiare il calcio non è affar nostro e ci mancherebbe altro che ti giudicassimo ma da qui a dire che non è uno sport...

    comunque i voti non si basano confrontando due squadre ma si guarda in casa propria: dall'inter se ne è andato un top player e è arrivato un bidone(forlan), il milan non si è confermato. Io da milanista giudico la mia squadra che mi ha deluso mica guardo l'inter: mal comune mezzo gaudio nn mi sta bene se permetti.

    kevin

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