Ecco le pagelle della sesta tappa del Giro d’Italia, che ha
visto trionfare dopo una fuga di oltre 200 km il colombiano Miguel Angel
Rubiano Chavez.
Miguel RUBIANO, 10:
centra il primo successo in un grande giro con una fuga d’altri tempi, andando
a conquistare anche la maglia azzurra di leader della classifica degli
scalatori. Semplicemente spettacolare, una giornata che fa bene al ciclismo.
Adriano MALORI, 9.5:
mezzo punto in meno perché non arriva a braccia alzate, ma anche per l’azzurro
il voto è altissimo e pienamente meritato. Non ha il fisico leggero del
colombiano e per questo si stacca sulla salita di Montegranaro arrivando con 1’10’’
di ritardo, ma alla fine la maglia è sua e adesso proverà a tenersela stretta
il più possibile. Bravissimo.
Micheal GOLAS, 7.5:
una fuga intelligente che gli vale un ottimo terzo posto di tappa e un secondo
nella generale a soli 15’’ da Malori.
Ryder HESJEDAL, 7:
è l’uomo di classifica della Garmin e trovarsi a 17’’ dalla maglia rosa è già
un buon risultato in ottica futura, ma l’incognita è il suo rendimento in
montagna. Oggi paga la spensieratezza (per usare un eufemismo) dei suoi
compagni di squadra, i quali si rendono conto troppo tardi che forse è il caso
di aumentare l’andatura per permettere al canadese di trovarsi in testa già
stasera.
Filippo POZZATO –
FARNESE, 3: ma cosa aspettano? Pippo spreca clamorosamente un’occasione d’oro
per centrare il primo successo italiano in questo Giro e la squadra è ancora
peggio, non tirando nemmeno un metro e favorendo l’arrivo comodo della fuga. Dilettanti
allo sbaraglio.
LIQUIGAS – BMC –
ASTANA, 4: se la Farnese neanche ci prova, loro almeno ne danno la
sensazione, ma in maniera molto rilassata. Un voto in più, ma la bocciatura è
comunque grave.
Mark CAVENDISH, 3:
ok, è un velocista e ci sta staccarsi in salita. Ma oggi la “salita” non era il
Mortirolo o lo Zoncolan, bensì il Cirgoli, il Passo della Cappella di San
Lorenzo, il Montelupone e Montegranaro. E arrivare a 48’’ dal limite buono per ripartire
domani è una cosa davvero ridicola. Niente moto quest’anno?
Thor HUSHOVD – Tyler FARRAR,
4: come annunciato anche ieri, non erano in gran forma e alla prima (vera?)
difficoltà abbandonano la carovana rosa. Dispiace per la perdita di due
fuoriclasse, ma soprattutto perché, magari, sono stati portati al Giro al posto
di qualche giovane italiano desideroso di mettersi in luce sulle strade di
casa.
Francesco Caligaris
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