Nella seconda parte del nostro post sulle potenze sportive mondiali del 2011, parleremo principalmente di una classifica che mette in evidenza la quantità di discipline sportive in cui ogni nazione è riuscita a vincere almeno una medaglia -di qualsivoglia medaglia sia-. Dunque, prendendo in considerazione le medesime 153 discipline previste nella nostra ampia ricerca, questo è il ranking dei primi 20 paesi al mondo:
Numero di discipline sportive dove ogni nazione ha vinto almeno una medaglia
1.-Francia 81
1.-USA 81
3.-Germania 71
4.-Italia 68
5.-Gran Bretagna 62
6.-Russia 53
7.-Spagna 50
8.-Cina 46
9.-Australia 45
10.-Canada 42
11.-Svizzera 36
11.-Rep. Ceca 36
13.-Svezia 34
13.-Giappone 34
15.-Olanda 30
16.-Austria 28
17.-Norvegia 26
18.-Corea Sud 25
19.-Polonia 24
19.-Brasile 24
Come potete apprezzare, il Bel Paese è quarto al mondo come numero di discipline con podi mondiali e olimpici! Con ben 68 attività sportive medagliate, abbiamo la straordinaria percentuale del 44,4% di efficienza - 68 di 153 possibili-. Siamo solo dietro alla Francia e agli Stati Uniti - 52,9% di efficienza- e alla Germania - 46,4%-, che comunque è vicinissima e potremo sorpassare nel 2012.
Questi risultati possiamo interpretarli nella maniera seguente:
1.- Le nazioni asiatiche -Corea del Sud, Giappone e soprattutto Cina- preferiscono specializzarsi in meno discipline sportive, ma con molta più efficienza, rispetto alle nazioni europee o americane. Il caso della Cina è emblematico: sono secondi al mondo nel ranking di medaglie globali -presentato nella prima parte del nostro post, la settimana scorsa-, ma appena ottavi in questa classifica, con appena il 30% di discipline medagliate. Addirittura Paesi come la Spagna sono davanti a loro! Tuttavia, come detto prima, ci sono alcune discipline dove i cinesi lasciano solo le briciole alle altre nazioni. Ad esempio, dei 354 podi totali conquistati dal gigante asiatico, ben 36 sono della ginnastica -in tutte le sue modalità-, 30 allori appartengono al tennistavolo, e 25 podi provengono dai tuffi. Dunque, questi 3 sport hanno racimolato ben 91 medaglie delle 354 totali, il 25,7 per cento! In poche parole: specializzazione sempre e ovunque. Quello che sanno fare lo fanno benissimo.
2.- Le principali nazioni europee (inclusa l`Italia) e gli Stati Uniti sono più orientate per la multi-disciplinarietà. I motivi principali di questo alto livello in diversi sport sono da attribuire a fattori come:
a.-Forte cultura sportiva della popolazione, intesa anche come diversità di gusti. In molti casi, la diversità geografica di una nazione favorisce la multi-disciplinarietà. In questo senso, l`Italia è stata benedetta da Dio: abbiamo mari, laghi, pianure, colline e montagne, dove si possono praticare le più svariate attività.
b.-Infrastrutture sportive di alto livello, dove ogni disciplina possiede -come minimo- un centro federale per la pratica (sin dalla base fino all`attività agonistica).
c.-Politiche economiche che supportano l`attività sportiva in questi paesi, permettendo agli atleti e allenatori di raggiungere il massimo livello di competitività.
Con questa seconda parte del post, concludiamo la nostra indagine sulle potenze sportive del 2011, sperando che il Bel Paese migliori ancora le sue classifiche a breve termine. Purtroppo, la rinuncia a Roma2020 forse ci costerà altri podi e sorpassi negli anni a venire, ma speriamo che almeno i finanziamenti al CONI non diminuiscano, per il bene del nostro sport.
Maurizio Contino
Le nazioni asiatiche sono favorite, in parte, anche dall'alto numero di medaglie assegnate nelle discipline nelle quali la fanno da padrone; mi riferisco in particolare a tutte le arti marziali con le varie categorie di peso.
RispondiEliminaSulle politiche economiche a supporto dello sport, in Italia, ci sarebbe da discutere.
La rinuncia a Roma2020, di per sé, non significa perdere posizioni. Quello che preoccupa sono i tagli all'attività sportiva ai quali assistiamo anno dopo anno. E questo conferma la scarsa attenzione dei governi italiani verso lo sport.
Bella ricerca, comunque, complimenti!
Gabriele
I tagli ci sono ovunque, non solo in Italia, anzi da noi sono stati meno del previsto considerata la situazione attuale. In queste circostanze è bene utilizzare al meglio le risorse e non produrre inutili sprechi. Resto convinto che lo sport italiano darà il meglio di sè nel decennio 2012/2022.
RispondiEliminaA presto!
Sì, Federico, sui tagli sono d'accordo. In altri paesi, anche più ricchi del nostro, è successa la stessa cosa. Il problema è che ci sono federazioni che utilizzano quest'aspetto come alibi per giustificare i propri fallimenti e per evitare di rinnovare i quadri tecnici e dirigenziali (ce lo siamo detti altre volte).
RispondiEliminaProprio per quest'ultima cosa non sono così ottimista sul prossimo decennio. Certamente vedo molte federazioni che puntano sui giovani, come in passato raramente si era fatto. E infatti si intravedono talenti in discipline dove fino ad oggi non avevamo nessuna tradizione, oppure dove da troppo tempo mancava un campione. Però il passaggio alla categoria dei senior in Italia è sempre molto delicato, anche perché a volte i tecnici non sono all'altezza (anche
questo ce lo siamo detti tante volte). Tutto sommato credo che nel prossimo decennio continueremo a fare la nostra parte, ma non mi sembra ci siano le condizioni per un exploit (ovviamente mi auguro che tu, invece, abbia PIENAMENTE ragione! Forza azzurri!)
A presto!
Gabriele
Sul prossimo decennio sono ottimista non per il lavoro delle Federazioni in sé (anche se alcune lavorano veramente bene), ma per il fatto che in diversi sport possiamo contare su dei potenziali numeri 1 (Quinzi, Manassero, Kerschbaumer, Moser, Fenati, Marini, Menicozzi, D'Arrigo, Paltrinieri, Stecchi, etc...). Tutto starà al lavoro dei tecnici e di tutte le persone che staranno loro intorno, senza contare che la testa di ogni ragazzo conta molto più del fisico.
RispondiEliminaBuonanotte!
Gabriele pienamente d`accordo con te nella prima parte della tua risposta: le nazioni asiatiche approfittano delle medaglie d`oro in abbondanza che spartiscono negli sport dove dominano. Difatti, se in ogni olimpiade mostrassero due medaglieri, quello normale e quello delle discipline medagliate,l`Italia come minimo salirebbe dall`8-9º posto al 4-5º.
RispondiEliminaMeno d`accordo invece sul fatto che Roma2020 non incida su questi ranking; è infatti dimostrato con cifre (prima parte del mio studio) come i paesi che si vedono assegnati i giochi, negli anni successivi scalino esponenzialmente i ranking (es. GB e Brasile)
Grazie per i complimenti!