Ecco le pagelle dell’ottava tappa del Giro d’Italia, che si
è conclusa a Lago Laceno con la prima vittoria di Domenico Pozzovivo al termine
di una bella azione personale sull’ultima ascesa prima del traguardo.
Domenico POZZOVIVO,
10: il grande outsider della corsa rosa centra il primo successo personale
con uno scatto sensazionale a 6.8 km dall’arrivo che lascia di stucco gli
avversari. Adesso è distante 55’’ dalla maglia rosa, che probabilmente non
indosserà, ma rischia veramente di diventare pericoloso. Oggi, intanto, si
porta a casa un meritatissimo 10.
Benat INTXAUSTI, 8.5:
da perfetto sconosciuto arriva secondo alle spalle di un perfetto Pozzovivo
alla sua prima apparizione al Giro. Da tenere d’occhio, ha un potenziale
interessante.
Joaquin RODRIGUEZ,
8.5: sorpreso dallo scatto micidiale dell’azzurro, è abilissimo a regolare
il gruppo in volata, centrando la terza piazza di giornata e otto
importantissimi secondi di abbuono in chiave di successo finale. Adesso è
distante solo 9’’ dalla maglia rosa e punta forte sull’arrivo di Assisi di
martedì, che sulla carta è perfetto per le sue caratteristiche.
Ryder HESJEDAL, 6:
5.5 perché si stacca in salita, mezzo punto in più perché negli ultimi 4 km
riesce a rientrare in gruppo e mantiene il simbolo della vetta. Per ora.
Damiano CUNEGO, 6:
uguale al canadese, perde contatto ma poi limita i danni. Lui, però, la maglia
rosa non ce l’ha…
Ivan BASSO – Roman KREUZIGER
– Michele SCARPONI – Frank SCHLECK – José RUJANO, 6.5: corrono intelligentemente,
non faticano in maniera eccessiva e lasciano che siano altri a sfogarsi. Il
loro momento deve ancora arrivare.
Dario CATALDO –
Gianluca BRAMBILLA – Damiano CARUSO, 7: altre belle facce di un’Italia
molto protagonista in queste prime otto tappe. Costantemente davanti, in attesa
di salite più difficili dimostrano grande personalità e una condizione
brillante.
Mikel NIEVE, 4: l’uomo
di classifica dell’Euskaltel-Euskadi ha già un distacco di 3’18’’ dalla vetta a
causa del prologo e della cronosquadre di Verona e nemmeno oggi tenta qualche
sortita offensiva al fine di smuovere le acque. Troppo timido o fuori
condizione?
Francesco Caligaris
Nessun commento:
Posta un commento