domenica 13 maggio 2012

Giro d'Italia, le pagelle dell'ottava tappa: trionfa Pozzovivo, ma Purito fa paura



Ecco le pagelle dell’ottava tappa del Giro d’Italia, che si è conclusa a Lago Laceno con la prima vittoria di Domenico Pozzovivo al termine di una bella azione personale sull’ultima ascesa prima del traguardo.
 

Domenico POZZOVIVO, 10: il grande outsider della corsa rosa centra il primo successo personale con uno scatto sensazionale a 6.8 km dall’arrivo che lascia di stucco gli avversari. Adesso è distante 55’’ dalla maglia rosa, che probabilmente non indosserà, ma rischia veramente di diventare pericoloso. Oggi, intanto, si porta a casa un meritatissimo 10.

Benat INTXAUSTI, 8.5: da perfetto sconosciuto arriva secondo alle spalle di un perfetto Pozzovivo alla sua prima apparizione al Giro. Da tenere d’occhio, ha un potenziale interessante.

Joaquin RODRIGUEZ, 8.5: sorpreso dallo scatto micidiale dell’azzurro, è abilissimo a regolare il gruppo in volata, centrando la terza piazza di giornata e otto importantissimi secondi di abbuono in chiave di successo finale. Adesso è distante solo 9’’ dalla maglia rosa e punta forte sull’arrivo di Assisi di martedì, che sulla carta è perfetto per le sue caratteristiche.

Ryder HESJEDAL, 6: 5.5 perché si stacca in salita, mezzo punto in più perché negli ultimi 4 km riesce a rientrare in gruppo e mantiene il simbolo della vetta. Per ora.

Damiano CUNEGO, 6: uguale al canadese, perde contatto ma poi limita i danni. Lui, però, la maglia rosa non ce l’ha…

Ivan BASSO – Roman KREUZIGER – Michele SCARPONI – Frank SCHLECK – José RUJANO, 6.5: corrono intelligentemente, non faticano in maniera eccessiva e lasciano che siano altri a sfogarsi. Il loro momento deve ancora arrivare.

Dario CATALDO – Gianluca BRAMBILLA – Damiano CARUSO, 7: altre belle facce di un’Italia molto protagonista in queste prime otto tappe. Costantemente davanti, in attesa di salite più difficili dimostrano grande personalità e una condizione brillante.

Mikel NIEVE, 4: l’uomo di classifica dell’Euskaltel-Euskadi ha già un distacco di 3’18’’ dalla vetta a causa del prologo e della cronosquadre di Verona e nemmeno oggi tenta qualche sortita offensiva al fine di smuovere le acque. Troppo timido o fuori condizione?

Francesco Caligaris

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