L'allenatore bianconero spiazza tutti con la scelta di puntare su Di Natale (sembrava dirottato in panchina) come unica punta e con il solo Abdi a far da spalla all'attaccante napoletano. Proprio Totò ha la prima chance del match, ma clamorosamente calcia fuori davanti a Foster. Sembra un avvio molto promettente per i friulani ed invece ecco che arriva la reazione rabbiosa degli scozzesi che sfiorano più volte la rete, fino a trovarla alla mezz'ora con Hooper, lestissimo nel respingere il pallone parato da Handanovic e rimpallato sul ginocchio di Ekstrand. Una doccia fredda per tutto il pubblico e gli incubi dell'eliminazione che cominciano a pervadere tutte le menti dei tifosi.
A scacciare i brutti pensieri ci pensa il solito immenso Antonio Di Natale, che da grande attaccante sfrutta un mezzo errore della retroguardia del Celtic ed infila Foster per la gioia di tutta la panchina, che entra in campo ad abbracciare il loro capitano.
Nella seconda frazione la tensione è al limite della sopportazione e sono troppe le occasioni gettate al vento dall'Udinese, che non trova mai il colpo del KO e lasciando ancora una speranza agli scozzesi, che si fiondano nell'area friulana negli ultimi minuti alla ricerca di quel gol che avrebbe avuto il sapore amaro della beffa. Gli ultimi minuti sono al cardiopalma con una serie di calcio d'angolo per il Celtic, che, per fortuna, si concludono con un nulla di fatto, se non per l'unico brivido della girata di Stokes rimpallata provvidenzialmente da Benatia.
Al fischio dell'arbitro rimane solo la gioia della qualificazione e di aver fatto ancora una volta qualcosa di veramente storico ed importante. Con il passaggio ai sedicesimi si concretizza per il calcio italiano un filotto di cinque squadre che oggi attenderanno di sapere quale avversario dovranno affrontare dal sorteggio che si terra a Nyon.
Andrea Ziglio
Andrea Ziglio
Nessun commento:
Posta un commento