Si è trattato di una vera e propria impresa per i due azzurri, visti i risultati della gara di salto. Infatti, Pittin e Runggaldier dovevano scontare un ritardo di 50 secondi dalla Finlandia, che aveva chiuso in testa, ma prevedibilmente non avrebbe potuto reggere un ritmo notevole sugli sci stretti. Davanti all'Italia partivano però anche squadre notevolmente più temibili, come appunto Norvegia I, con due fondisti puri, oppure Stati Uniti.
La prova di fondo ha però riservato un copione molto favorevole ai nostri. Per i finlandesi non c'è stata storia fin da subito. La testa della gara è stata sempre tenuta più o meno saldamente dai francesi, con Lmay Chappuis che provava a fare il vuoto e Lacroix che giocava più sulla difensiva. A circa metà gara, Norvegia I e Francia hanno formato un duo di testa che sembrava destinato ad arrivare a giocarsi la vittoria. Però Alessandro Pittin nella sua personale penultima frazione ha gettato le basi per il riaggancio, concretizzato poi da Runggaldier nella tornata successiva. Il decimo ed ultimo giro cominciava allora con Norvegia, Francia e Italia a giocarsi la vittoria. Vittoria che è andata però ai transalpini, grazie allo spunto finale del solito Lamy Chappuis, davvero imbattibile quando si tratta di arrivi in un gruppo ristretto di atleti.
Domani comunque si torna in pista con una gundersen 10 km preceduta dal salto dall'HS109. Gli azzurri sembrano veramente in palla, quindi potrebbero lasciare il segno anche domani.
Mattia Uttini
Nessun commento:
Posta un commento