lunedì 19 dicembre 2011
SerieA: Juve sola al comando. Rinascono Roma ed Inter
La Juventus si riprende la vetta solitaria della SerieA. I bianconeri salgono a quota 33 punti dopo il successo casalingo nel derby con il Novara. Antonio Conte rilancia dall'inizio capitan Del Piero e un redivivo Fabio Quagliarella, tornato al gol dopo più di anno.
Partita subito in discesa per la Vecchia Signora, che dopo soli quattro minuti passa in vantaggio grazie al quinto centro stagionale di Simone Pepe, bravissimo nel farsi trovare pronto sul cross dalla sinistra di De Ceglie. Le occasioni per il raddoppio non mancano, ma deve pensarci Buffon a salvare il risultato con un intervento prodigioso su Rubino. Nel finale arriva il tanto atteso secondo gol, che porta la firma proprio di Quaglierella, bravissimo nell'anticipare il suo marcatore ed infilare Ujikani con un precisissimo colpo di testa sul secondo palo.
Un risultato importante che permette di preparare al meglio il big match di mercoledì contro l'Udinese.
Se la Juve capolista meritava l'introduzione, la copertina di questa giornata è tutta per la Roma e per il suo successo a Napoli. La squadra di Luis Enrique centra una vittoria fondamentale per le ambizioni di classifica della squadra giallorossa (ora sesta a pari punti proprio con i partenopei) e per le motivazioni di un gruppo che faticava a trovare la quadratura giusta. Il 3-1 finale è propiziato anche da alcuni evidenti errori degli azzurri, specialmente sil primo gol, quando De Sanctis interviene goffamente su un cross di Lamela, gettando il pallone nella propria porta. Da non credere, invece, l'incredibile errore di Hamsik, che a porta vuota sparacchia alle stelle il pallone del pareggio. Quando sbagli troppo e non segni, ecco che l'avversario ti punisce e proprio sull'ennesima ripartenza giallorossa, Osvaldo, che deve ringraziare Totti per lo straordinario assist, infila il 2-0. Il Napoli prova in tutti i modi a riaprire la partita e ci riesce proprio con lo slovacco, ma, dopo un gol annullato giustamente a Pandev, è Simplicio a gelare le coronarie dei tifosi campani ed a mandare in visibilio la Roma.
Una sconfitta che lascia qualche perplessità sulle reali ambizioni degli azzurri in chiave tricolore, per una squadra apparsa scarica e svuotata di energie: proprio per questo il Dg Bigon si è già mosso sul mercato, acquistando dal Cile la promessa Eduardo Vargas, chiamato a dare un po' di fiato ai vari Lavezzi e Cavani.
Appena dietro la testa della classifica c'è l'accoppiata Milan-Udinese. I rossoneri si sbarazzano con qualche preoccupazione di troppo del Siena nell'anticipo del sabato sera. Un 2-0 firmato dalla strana coppia gol Nocerino-Ibrahimovic: se per lo svedese è un'abitudine il gol, per il centrocampista è un qualcosa di totalmente nuovo. Il campano ha già frantumato il record di segnature in una sola stagione ed è attualmente il secondo miglior marcatore della squadra. Un acquisto straordinario quello dell'ex Palermo, che in punta di piedi ha saputo costruirsi un ruolo decisivo nell'organigramma milanista, diventando una pedina imprescindibile per Allegri.
L'Udinese non molla le posizioni che contano, strappando un ottimo pareggio in casa della Lazio. Partita tambureggiante e altamente spettacolare tra due squadre, che stanno vivendo un ottimo momento di forma. Il 2-2 finale è il risultato più giusto per quello mostrato in campo, con i friulani prima a passare in vantaggio con Floro Flores, che sfrutta al meglio la discesa di Pasquale sulla fascia. La reazione biancoceleste non si fa attendere e tra la fine del primo e l'inizio del secondo tempo arriva un uno-due mortifero. Prima è il serbo Lulic a trafiggere Handanovic e poi e sventagliata al volo di Klose a portare la squadra romana al comando. Sotto di un gol e con il pallino del gioco in mano alla Lazio, Guidolin si gioca la carta Di Natale e proprio l'attaccante napoletano diventa protagonista con l'assist per il pareggio di Pinzi.
Un punto che fa felice l'Udinese e che va un po' stretto alla truppa di Reja, che sognava già il sorpasso in classifica e il secondo posto in coabitazione con il Milan.
Cinque vittorie in sei giornate sono più di un segnale: l'Inter è tornata! Anche se il bel gioco continua a latitare, i tre punti vengono sempre conquistati. Ancora una volta è decisivo un difensore: stavolta è l'incornata di Ranocchia a stendere un ottimo Cesena e a permettere ai nerazzurri di salire al sesto posto in classifica e mantenere la corsa delle squadre di testa. In questa circostanza da ringraziare è anche Julio Cesar, strepitoso nel finale sulla conclusione ravvicinata dell'algerino Ghezzal. Una intervento da tre punti per il portierone brasiliano, che sembra tornato quel giocatore insuperabile del Triplete.
Nelle altre partite della giornata c'è da segnalare il successo nel derby di Sicilia del Catania, costato all'allenatore del Palermo la panchina: è notizia di stamattina l'esonero di Mangia e l'arrivo alla guida dei rosanero di Bortolo Mutti. Il giovane tecnico paga le ultime tre sconfitte consecutive e la solita poca pazienza del Presidente Zamparini.
Un 2-0 netto quello del Catania, che ringrazia la gemma su punizione di Lodi ed il rigore di Maxi Lopez, che a fine partita a salutato in lacrime il Massimini, per un addio, che come a confermato Pietro Lo Monaco, è dato al 90%.
Spettacolo unico a Parma, con i padroni di casa capaci di rimontare due gol nei minuti finali al Lecce, che controllava agevolmente il match sul 3-1. Partita che verrà sicuramente ricordata per la gemma di David Di Michele: una rovesciata di sinistro con pallone che si infila sotto l'incrocio dei pali, per un gesto tecnico superlativo. Il gol dell'anno quello dell'attaccante salentino.
Il campionato di SerieA non va ancora in vacanza, perchè già da domani, con due anticipi, si disputerà il turno infrasettimanale che funge da recupero della prima giornata, annullata per lo sciopero indetto dai calciatori ad agosto.
Andrea Ziglio
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