sabato 3 dicembre 2011
Sorpresa Viletta, Svindal si inchina. Undicesimo Marsaglia
Aksel Lund Svindal stava già festeggiando la seconda vittoria stagionale in SuperG, quando lo svizzero Sandro Viletta, mai sul podio sino ad oggi in Coppa del Mondo, scende con il pettorale n.30 e rifila due decimi al campione norvegese. Stranezze (e bellezza) dello sci alpino.
Sulla mitica 'Birds of pray' di Beaver Creek, la Svizzera si conferma una corazzata portentosa, che ha ormai soppiantato nettamente l'Austria (Hannes Reichelt, quinto, il migliore della selezione biancorossa) come potenza egemone della velocità. Ben 4 elvetici, infatti, hanno terminato la prova tra i primi 11, con Beat Feuz terzo, Didier Cuche nono e Patrick Kueng undicesimo. Quando anche Carlo Janka tornerà in forma, sarà molto arduo per chiunque prevalere su questa vera e propria armata rossocrociata.
Il ruolo attuale della Svizzera era stato pronosticato in passato per la nazionale italiana: con i vari Heel, Fill ed Innerhofer ancora molto giovani, tutti gli addetti ai lavori erano convinti che il futuro sarebbe stato azzurro. Così, evidentemente, non è stato. A parte il 26enne campione del mondo di Gais, dodicesimo quest'oggi e sempre più proiettato sulla strada del completo recupero, gli altri due atleti sopracitati non hanno compiuto negli anni i progressi sperati, anzi alcuni limiti di natura tecnica (primo fra tutti quello della scorrevolezza) si sono addirittura ingigantiti. Unica nota positiva di giornata è rappresentata dall'undicesima piazza di Matteo Marsaglia
Domani si torna in pista per uno Slalom Gigante, disciplina in cui il Bel Paese sta attraversando un periodo di grande difficoltà.
Federico Militello
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