domenica 4 dicembre 2011

Ottima Italia nella prima Penalty Race della storia



C'era curiosità nel mondo degli sport invernali per il debutto dell'inedito format di gara della Penalty Race nel panorama della Combinata Nordica, che consiste nel considerare solo la misura del salto (senza le valutazioni dei giudici) ed in base a questi assegnare dei giri di penalità di 150 m l'uno da svolgere in aggiunta ai 10 km di gara del fondo. C'è da dire che la nuova tipologia di gara ha colpito positivamente per alcuni aspetti, come l'elevata spettacolarità e la mancanza di "tempi morti", e meno per altri, come la non fruibilità immediata per chi non segue con assiduità questo sport.


Sembra però che gli azzurri si siano immediatamente abituati a questa novità. E' stata infatti ottima la prestazione di squadra in casa Italia, con tre ragazzi nei 18. L'acuto di giornata è arrivato da Lukas Runggaldier, quinto all'arrivo, che dopo aver concluso la prova di salto in settima posizione e con soli 2 giri di penalità da percorrere, è sempre rimasto a contatto con i primi ed ha sfiorato il podio. Forse ha giocato per lui un brutto scherzo la mancanza di esperienza a certi livelli: il 24enne altoatesino ha tirato il gruppo per gran parte dei 10 km, salvo essere poi beffato da Bjoern Kircheisen e Jason Lamy Chapuis (finalmente prova convincente per il francese) per le due posizioni che contano. Notevole la rimonta di Alessandro Pittin, che dopo il podio di ieri, ha confermato il suo eccellente stato di forma sugli sci stretti, finendo decimo, primo tra coloro che dovevano percorrere per 4 volte l'anello da 150 m. Il 21enne di Cercivento occupa al momento la terza piazza in classifica generale e si avvicinano due trampolini a lui molto favorevoli come Seefeld e Ramsau. Infine, secondo best result in carriera per Armin Bauer, che chiude diciottesimo.

La gara è stata vinta dal tedesco Eric Frenzel, in testa fin dai primi metri e che ha potuto beneficiare anche del gioco di squadra messo in pratica dai tedeschi. Il format consente infatti di percorrere i giri di penalità quando si vuole, alla fine del secondo, terzo o quarto giro. Sfruttando questa regola, i tedeschi si sono compattati nella seconda e terza tornata ed hanno formato un trenino di testa che vedeva tra le sue fila atleti come Kircheisen, sicuramente tra i migliori nel fondo. Dietro, invece, il trenino che comprendeva anche il nostro Runggaldier ha fatto gara comune fin dai primi metri e, come detto in precedenza, alla fine per il podio a spuntarla sono stati, nell'ordine, Lamy Chappuis e lo stesso Kircheisen.

Settimana prossima si torna subito in pista a Ramsau, in Austria, per due gundersen HS98/10 km, in cui i nostri atleti saranno chiamati a replicare le prove di questo fine settimana con buone credenziali, dato che si salterà da un trampolino piccolo.

Mattia Uttini

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